"Un'ulteriore proroga per la legge 4/12, i comuni senza
depuratore non potranno più rilasciare nuovi permessi a costruire e
varianti urbanistiche che prevedano aumento di carico insediativo".
Importanti novità che assorbono il Decreto "del Fare" e
il Decreto "Sblocca Italia" del Governo. Bocciati i due emendamenti di
Forza Italia suggeriti dai sindaci e dagli amministratori locali.
"Ieri, in Consiglio Regionale, la maggioranza di Sinistra ha respinto due emendamenti presentati da Forza Italia dietro suggerimento di molti sindaci ed amministratori locali, soprattutto del ponente della provincia di Savona".
"Ieri, in Consiglio Regionale, la maggioranza di Sinistra ha respinto due emendamenti presentati da Forza Italia dietro suggerimento di molti sindaci ed amministratori locali, soprattutto del ponente della provincia di Savona".
Lo fa sapere il Capogruppo di Forza Italia in regione Marco
Melgrati che continua: "il primo chiedeva di dilazionare
ulteriormente il termine di 3 anni, portandolo, di
fatto, a 6 anni (all'atto di approvazione della
legge era stato fissato in 3 anni) che era stato dato per
l’approvazione di piani urbanistici comunali e di
strumenti urbanistici attuativi e delle relative varianti o
l’approvazione di progetti comportanti la modifica dei piani o
degli strumenti urbanistici attuativi che determinino l'incremento
del peso insediativo, in assenza di impianti di depurazione. Non aver
accolto questo emendamento porterà alla paralisi dell’attività
edilizia dei comuni che, ad oggi, non sono dotati di impianti di
depurazione, facendo mancare così quelle limitate risorse che
derivano da interventi già programmati ed inseriti negli strumenti
urbanistici comunali, creando un danno economico ai comuni stessi e
agli operatori della filiera dell’edilizia".
Spiega ancora Melgrati: "l’altro emendamento bocciato era teso
a evitare che sorgessero difficoltà d'interpretazione e contenziosi
sull'accezione immobili vincolati, per agevolare il lavoro degli
uffici tecnici; ritenevamo che fosse necessario, relativamente
all’art. 10 comma 2 lettere: e) e bis) della L.R. n° 16/08,
specificare se per "immobili vincolati"
s'intendono solo quelli con vincolo specifico o anche le zone/aree
soggette a vincolo paesaggistico ai sensi degli art. 136-142 del
D.Lgs n°42/2004. Infatti, questa norma ha un senso per gli immobili
che hanno un vincolo puntuale e specifico mentre parrebbe non averlo
per gli immobili di nessun pregio architettonico o valenza storica
che ricadono in zone non soggette a vincolo paesaggistico
generico, ai sensi degli art. 136-142 del D.Lgs n° 42/2004.
L’interpretazione della Giunta è stata che il vincolo è esteso
anche agli edifici non vincolati puntualmente, anche solo ricadenti
all’interno della zona di vincolo".
"Approvate invece - fa sapere il Capogruppo di Forza Italia in
Regione - importanti modifiche alla legge 16. Quella sulle variazioni
catastali, per esempio:"ove la comunicazione di fine
lavori sia accompagnata dalla prescritta documentazione per la
variazione catastale, quest’ultima è tempestivamente inoltrata
dall’amministrazione comunale ai competenti uffici dell’Agenzia
dell’Entrate". Questo va a chiarire in
maniera inequivocabile e pone uno stop all’assurda proposta del
Governo Renzi che aveva "per legge" delegato ai comuni la
redazione della pratica catastale; comuni che, come già avevo avuto
modo di dire, non hanno nè i mezzi tecnologici, nè il personale, nè
le risorse economiche per riuscire a soddisfare questa "novità"
del Governo Renzi".
"Altra importante modifica - continua il consigliere regionale -
è l’introduzione nell’art.18 sulle distanze tra edifici e il
fatto che non costituisce creazione di un nuovo piano della
costruzione il recupero dei sottotetti non abitabili ai sensi della
ridetta legge regionale 24/2001 e s.m, andando a sancire un concetto
già chiarito nella Legge dei Sottotetti".
"Un’ulteriore importante modifica è quella relativa al
chiarimento, sempre rispetto alla legge introdotta dal Governo
nazionale, sul carico insediativo relativo ai frazionamenti. La norma
nazionale prevede che, per i frazionamenti di alloggi esistenti, non
siano dovuti oneri di urbanizzazione e costruzione in assenza di
carico insediativo. La Regione introduce un motivo di chiarezza
andando ad individuare l’aumento del carico insediativo con un
incremento di superficie di 25 metri quadrati. Quindi, per un
frazionamento da 1 a 2 alloggi con aumento di superficie inferiore ai
25 mq, non solo non si pagheranno oneri ma non sarà dovuto nemmeno
l’asservimento di parcheggi pertinenziali. Diversa cosa sarà per
frazionamenti da 1 a 3 alloggi o più, e con aumento di superficie
oltre i 25 mq: in questo caso saranno obbligatori i parcheggi
pertinenziali".
Genova, 25.03.2015
3/26/2015 07:36:00 PM
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